La Muta

 

Le guide che trovate su questo blog relative all’uso di materiali e/o tecniche specifiche sono unicamente a scopo illustrativo e dimostrativo e/o di rivista per chi è già abilitato e non sostituiscono assolutamente i corsi e le scuole professionali che solo loro possono abilitare alla pratica in sicurezza. 

La muta umida

Muta umida neoprene
La muta umida

La muta umida utilizzata per l’apnea e la pesca in apnea è realizzata in neoprene, materiale semi-impermeabile, ma l’acqua circolerà comunque dalle estremità: in particolare più la muta è aderente al corpo del sub meglio svolgerà la sua funzione di isolante termico, riducendo il ricircolo tra l’ambiente esterno e il sottile strato di acqua che si mantiene tra la muta e la pelle del sub. La muta umida ha comunque un ricircolo continuo d’acqua al suo interno.

È commercializzata in differenti forme, shorty (a maniche e gambe corte) oppure a maniche lunghe, monopezzo oppure salopette e giacca, e in differenti spessori, da 1 o 2 mm per immersioni in acque particolarmente temperate fino a mute di 8 mm per immersioni in acque fredde.

Muta umida neoprene
Muta umida

Inoltre è possibile realizzarla in diversi tipi di neoprene (micro-cellulare o macro-cellulare) con o senza fodera, a seconda dell’uso specifico che se ne farà. Liscio-spaccata, foderata-spaccata, foderata-foderata. Il primo aggettivo indica la parte di neoprene all’esterno, il secondo la parte a contatto con la pelle. La muta in Liscio-spaccato grazie alle bollicine (“Spaccate” al momento del taglio del neoprene) che a contatto con la pelle fanno da micro-ventose è quella che aderisce di più al corpo limitando (se fatta su misura quasi azzerando) il ricambio di acqua, consentendo quindi un ottimo isolamento termico. L’assenza di fodera e cerniere le conferiscono un’elasticità eccezionale. La parte esterna liscia permette all’acqua di scivolare via rapidamente e quindi una rapida asciugatura.(ottima caratteristica per chi fa spostamenti in gommone). D’altro canto è molto delicata (sensibile a tagli sugli scogli) e per essere indossata ha bisogno di un lubrificante (acqua saponata ecc…).
La foderata-spaccata unisce alle caratteristiche coibenti della liscio-spaccata una elevata resistenza all’abrasione. Sarà però meno elastica e fuori dall’acqua si asciugherà molto più tardi. È sempre necessario un lubrificante per indossarla.
La foderata-foderata è senza dubbio la più pratica. Non necessita di lubrificante per indossarla ed è molto resistente. Però è la più fredda (consigliata solo per il periodo estivo) e la più rigida.

Da notare che la muta tende a galleggiare, rendendo positivo l’assetto del sub: la galleggiabilità e l’isolamento termico si riducono però con la profondità, in quanto l’aumento di pressione tende a comprimere le cellule gassose di cui è composto il neoprene.

La muta stagna

Per la muta stagna il discorso è più ampio, la muta stagna ha la particolarità di permettere al subacqueo di rimanere asciutto. Questo è possibile in quanto sia i polsini che il collare sono a tenuta stagna. Per evitare l’eccessivo schiacciamento della muta sul corpo del subacqueo con possibili lesioni all’epidermide, a causa dell’aumentare della pressione con l’aumentare della profondità, la muta stagna è provvista di una valvola di gonfiaggio che permette di insufflare aria in essa; è presente inoltre una valvola per scaricare l’aria in espansione durante la risalita.

La valvola di gonfiaggio deve essere usata esclusivamente per compensare lo schiacciamento della pressione, quanto basta per staccare la muta dal corpo. È sbagliato e pericoloso utilizzare la muta stagna come mezzo per correggere il proprio assetto, a questo scopo esiste il giubbotto ad assetto variabile.
L’utilizzo di questa muta presenta alcune peculiarità che non vanno sottovalutate; per questo motivo alcune didattiche prevedono uno corso per acquisire una formazione specifica all’uso.

I materiali utilizzati per la sua realizzazione sono, il neoprene, il trilaminato, la gomma vulcanizzata  e, il poliuretano.

Neoprene

Stagna neoprene
Muta stagna neoprene

Per la realizzazione di una muta stagna in neoprene viene solitamente utilizzato del neoprene espanso ad alta densità con spessore da 7 a 9 mm, in modo da offrire buone caratteristiche di coibentazione termica, alla quale viene applicata una fodera in nylon sia internamente che esternamente, molto robusta per controbilanciare le scarse proprietà di resistenza meccanica del neoprene stesso.
La realizzazione di una muta stagna in neoprene richiede l’impiego di accurate tecniche costruttive, una volta tagliate, le varie parti vengono incollate con apposito mastice e poi cucite internamente ed esternamente con punti non passanti, oppure cucite esternamente con punti non passanti e nastrate e sigillate internamente. Poi vengono applicati polsini e collarino, anchessi solitamente in neoprene.

Crushed neopren
Le mute stagne di ultima generazione vengono prodotte in crushed neopren ovvero neoprene compresso è un materiale molto resistente ed allo stesso tempo molto flessibile, viene realizzato utilizzando uno spesso strato di neoprene macro-cellulare espanso, al quale vengono connesse delle fodere in naylon, il materiale così ottenuto viene successivamente sottoposto a particolari tecniche di lavorazione che consistono nel comprimerlo e decomprimerlo varie volte sino ad ottenere la rottura delle cellule del neoprene. Ne risulta un materiale molto simile ad un tessuto, ma dotato di notevole elasticità e di grande resistenza meccanica. Inoltre il neoprene precompresso non subisce gli effetti delle pressione dell’acqua, mantenendo il proprio spessore anche a grandi profondità, evitando la perdita di galleggiabilità delle mute in neoprene classico.

Tri-laminato
Il Tri-laminato è un materiale multistrato composto da strati di tessuto di nylon alternati a uno

Stagna tri-laminato
Tri-laminato

strato di gomma butilica. Questo materiale in origine fu studiato e sviluppato per conto della NATO al fine di produrre equipaggiamenti militari protettivi contro gli agenti chimici.
Esistono diversi tipi di densità di questo prodotto che viene definita in grammi per metro quadro, quelli più utilizzati per confezionare mute stagne sono i tessuti da 230gr/m² e 350gr/m² denominati rispettivamente TLS1 e TLS4. (Tri-laminate Suit)
Questo consente di realizzare delle mute stagne che hanno un peso contenuto e sono particolarmente comode da indossare, anche se risultano un po’ rigide a causa della scarsa elasticità del tessuto stesso ( anche se ultimamente iniziano ad essere disponibili anche dei tri-laminati elastici ) questo tipo di mute sono idonee per attività sportive e ricreative, ma non sufficientemente robuste per attività professionali. La lavorazione del tri-laminato è relativamente semplice e non richiede tecnologie particolari. Anche la riparazione di questo tipo di muta è relativamente semplice.

Tessuto Gommato vulcanizzato 

La Muta stagna gomma vulcanizzata
Gomma vulcanizzata

Il tessuto per la fabbricazione di queste mute è costituito da una trama di poliestere spalmato con gomma naturale con aggiunta di oz-res, un componente sintetico che, alle ottime qualità di resistenza meccanica proprie della gomma, unisce una resistenza agli agenti chimico-fisici esterni ( ozono, ultravioletti, oli minerali e naturali ). A tale tessuto, assemblato con la gomma a spalmatura allo stato “crudo”, viene unita una fodera interna e cucita senza sovrapposizioni, la giunzione viene poi protetta da un nastro di gomma anch’esso allo stato “crudo”, poi vengono inseriti i rinforzi necessari, le cerniere e le sedi delle valvole.
La muta così assemblata viene indossata da manichini metallici ed introdotti in autoclavi dove alla temperatura di 120 gradi ed a una pressione di 4 bar, viene così vulcanizzata e ne esce come un pezzo unico.
Le mute di questo tipo hanno un ottima resistenza meccanica pur rimanendo sufficientemente morbide ed elastiche, e sono facilmente riparabili. Per contro il loro peso risulta essere superiore rispetto ad altri tipi di muta.

Mute in Poliuretano

Muta stagna poliuretano
Muta in poliuretano

Per la realizzazione di questo tipo di muta si utilizza un tessuto base di poliestere riportato a spessore con poliuretano termoplastico fino al raggiungimento di uno spessore medio equivalente a 590gr/m², ottenendo un materiale caratterizzato da un ottima resistenza meccanica, chimica e con una buona elasticità.
La peculiarità di questo tipo di muta è che sono costituite praticamente da un corpo unico , infatti, durante l’assemblaggio le varie parti vengono sovrapposte  per circa un centimetro e quindi saldate in radiofrequenza, quindi non ci sono cuciture e incollaggi. La muta in poliuretano si pone a metà strada tra tra la muta in gomma in cui ha le caratteristiche di resistenza ed elasticità, pur risultando meno pesante, e quella in tri-laminato di cui ha le caratteristiche di morbidezza e comodità.

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Video di: Nereu sport channel