La paura

la paura
 

La paura

Spesso mi chiedono “ma non hai paura ?”,  “ma chi te lo fa fare?!” e soprattutto “ma perché rischiare?”  In prima battuta vi dico che, come ad altri piace ballare a me piace fare ciò che faccio. 
Se ho paura? Certo, che ne ho. Anzi la trovo necessaria. Come hai detto..? ti piacerebbe farlo? -Si- Vorresti venire con me? -Si- ma non hai paura? -No- ALLORA STATTENE A CASA. Sarebbe la mia risposta.

E per quanto riguarda il rischio? tutto il mondo ogni giorno rischia, e solo che le persone a volte lo avvertono e a volte no. Ma il rischio c’é sempre. Il pericolo esiste ed è sempre in agguato.
E’ la paura che non esiste, o meglio, la paura è un prodotto creato dalla mente ed è necessaria alla sopravvivenza. Quasi sempre la paura è scaturita dalla NON conoscenza, dall’ignoto. E quando questi due fattori vengono a mancare anche la paura svanisce

La paura ha due facce, una Irrazionale e non può portare a niente di buono. L’altra è Razionale, ragionata cosciente e se sai indirizzarla ed incanalarla nella giusta direzione diventa tua alleata, diventa la TUA forza.
La paura attiva diversi processi psico-fisici, la paura aumenta la frequenza cardiaca Iper-ossigenando il sangue innescando un apporto maggiore di ossigeno a mente e muscoli aumentando l’attenzione e la forza muscolare.la paura 

Moltissime persone per esempio non hanno paura di prendere l’aereo o il treno per andare in vacanza o di condurre un Auto o una Moto, oppure di attraversare la strada sulle strisce pedonali. Questo perché conosciamo e sappiamo ciò che stiamo facendo.
Ma ogni tanto un auto impazzita stira qualcuno sulle  strisce, e perfino con la lucina verde accesa, eppure lo facevi tutti i giorni anche ad occhi chiusi o sul cellulare eppure non è mai successo niente. Quindi?! quindi quello che ti ha fregato è stata la routine, l’abitudine ci fa abbassare la guardia.

Ecco perché la maggior parte degli incidenti capitano ai più esperti. E qui ora rispondo alla domanda lecita e giusta di un amico, che è la seguente: -Perché invece che praticare diverse discipline sportive non ti dedichi ad una soltanto diventandone così esperto e/o professionista? Risposta: in primo luogo non mi piace fare sempre la stessa cosa, ho bisogno di cambiare spesso gli scenari e provare emozioni sempre nuove. Secondo, alternando le discipline di volta in volta, non rischio la routine e gli automatismi che come abbiamo visto prima sono pericolosi.
Quindi prima di ricominciare mi auto impongo una minuziosa Rivista dei manuali e procedure così da non dimenticare o tralasciare azioni che possano comportare i rischi intrinsechi di ciò che mi appresto a fare.
Allenare il corpo e la mente, perché un altro fattore di rischio in alcune attività e che non va mai sottovalutato è la stanchezza, la stanchezza porta la fretta e la fretta porta l’errore, e non tutti gli errori si possono riparare e quando sei stanco e poco lucido non ti diverti più.
Secondo gli addetti ai lavori, gli atleti che praticano sport estremi non sono in alcun modo irresponsabili o attratti da un desiderio di morte. Al contrario si tratta di soggetti con una forte formazione alle spalle e un grande conoscenza dei propri limiti e dell’ambiente circostante. Nessuno sprezzo del pericolo quindi, quanto invece un diverso e più vivido stato di coscienza, che a dire di tanti praticanti costituirebbe un forte potenziale per una trasformazione in positivo dell’individuo. Ma tutto questo, come si è visto, può costare caro. Spesso anche la vita. 

Poi abbiamo anche l’imponderabile, la fatalità, e quella può nascondersi ovunque, e nessuno ci può far niente, dal vaso che ti cade in testa passando sotto un balcone, al pezzo di roccia che ti frana sulla testa mentre arrampichi, o allo squalo che ti mozzica una gamba mentre fai sub…  

Ma vuoi mettere il morire mentre stai facendo la cosa che ti piace di più nella vita, rispetto che al morire in casa da una scossa elettrica mentre sei seduto sul cesso o di essere investito da un camion dell’immondizia ?? dovendo scegliere io ho scelgo la prima.

Vivere per niente o morire per qualcosa

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.