Ferrata Gamma Uno

 

20 Ott.”07-

Eccomi qua al piazzale della funivia a metri +602 sopra Lecco, per una nuova dose di adrenalina.
Cinque minuti e sono pronto per affrontare per la seconda volta la ferrata “Gamma 1” che porta ai piani d’Erna a +1362 mt.

Il mio piano originale era la ferrata Gamma 2 che inizia lassù dove finisce la Gamma1, ma a causa del fermo della funivia per manutenzione ho dovuto optare per la prima, che personalmente non mi piace affatto, troppe scale, diciamo che è l’ideale per i principianti, e farle tutte e due di fila non mi sembrava il caso, più che altro per la discesa dai 1900 mt. che sarebbe stata troppo lunga e faticosa, ma come si dice…più tosto che niente meglio più tosto. E così mi incammino verso il sentiero a destra del parcheggio.

Il sentiero che porta all’attacco della ferrata non è lungo, circa 15 minuti di strada in salita, ed al momento che non sono molto allenato dopo 10 minuti raccolgo da terra i miei polmoni che a sgamo cercavano di tornarsene a casa. Ma rotto il fiato e tolto il primo maglione tutto diventa più semplice.


Gamma Uno 2007

Immagine 1 di 51

Vista sul Gamma Due


Lungo il sentiero incontro altri scalatori e mi unisco al gruppo, la parete non è lontana ancora qualche minuto e ci siamo.

Eccomi arrivato alla base della parete, giusto il tempo di controllare l’attrezzatura e di dare agli altri un po di vantaggio e poi inizierò la mia salita.I primi metri sono su roccia pura ma poi iniziano le prime odiose scale.

Il tempo di qualche bracciata ed ho già raggiunto il gruppetto che ora mi fa da tappo, pazienza..tanto più avanti avrò modo di togliermali di dosso.

Guardo in basso per vedere quanta strada ho percorso…Minkia quanto è alto…per gli altri, io sono abituato a ben altre altezze!!! eh eh!!!…

Dopo circa un oretta e mezza arriviamo su uno spiazzo da cui si vede la vetta e dove volendo ci si può riposare e mangiare qualcosa, il mio stomaco inizia a protestare ma io intendo conservare i miei panini per la fine e continuo l’arrampicata scavallandomi i compagni occasionali. Li saluto e gli do appuntamento in vetta.

Continuando a salire si arriva ad una specie di ponte Tibetano che collega due pareti, niente di speciale anche “l’uomo ragno” riuscirebbe ad attraversarlo, ma se non ve la sentite c’è un passaggio “normale” che allungando la strada vi porta da più in basso proprio sotto alla scaletta, ma a questo punto allora… potreste anche starvene a casa!! se no che gusto c’è.

Andando avanti ancora si arriva ad un altro ponte, questa volta Normale 🙂 che collega il costone alla parete finale dove ci sono ancora ste cavolo di scale. A sto punto se mettevano l’ascensore era meglio…va bene facciamo questi ultimi metri e ci siamo.

Arrivo quasi in vetta e do un’altro sguardo giù per vedere quanto è basso… :-). Se nello zaino anzicchè i panini avessi il paracadute potrei fare BASE jumping ed arrivare alla mia auto in tre minuti, invece mi aspetta un sentiero di un ora e mezzo di scarpinata…

…Mi siedo sotto la croce e mangio i miei sospirati paninazzi…aspettando che arrivino quelli del gruppo che ho lasciato più sotto, finisco di mangiare e quelli non arrivano, allora mi faccio una sigaretta…e ancora non arrivano, mi affaccio dalla balconata e ancora non si vede nessuno, va be me ne vado a casa, Ciao.

” Il Panorama “


Piani d'Erna, Lombardy, Italia

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